UNESCO.
9 Luglio 2019, diventano patrimonio dell’Unesco
le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Ma oltre ad essere coltivata per la produzione di un buon vino,
l’uva come può essere utilizzata e cosa contiene?
È fonte di energia!
È ricca di zuccheri direttamente assimilabili:
glucosio, levulosio, mannosio.
Contiene acidi organici e sali minerali come il potassio, il ferro, il fosforo,
il manganese, il calcio, il silicio, lo iodio e il cloro.
Ma anche vitamine del gruppo B e C e vitamine A,
polifenoli e nella buccia i tannini.
Tutto questo in percentuali diversi a seconda della sua varietà, del clima
e del terreno di coltivazione.
Ci sorprende!
Ha proprietà antiossidanti, particolarmente presenti
nella buccia dell’uva nera.
Grazie al suo contenuto di fenolo e acido tannico è in grado di
contrastare il virus dell’herpes simplex, facilitandone la guarigione.
Gli acini d’uva, senza buccia e semi, aiutano a regola l’intestino,
(cautela in caso di diabete e obesità).
Consigliata in artrite, ritenzione dei liquidi, vene varicose, anemie,
uricemia e gotta.
L’uva essiccata, o meglio l’uva passa o uvetta è moto calorica,
una sua mangiata aiuta lo sportivo a superare sforzi prolungati,
grazie soprattutto alla sua elevata concentrazione
di zuccheri direttamente assimilabili.
È un toccasana per la cura di mal di gola e laringite
se utilizzata come decotto. (2 cucchiaini di uvetta x 1 tazza di acqua,
portare in ebollizione e sobbollire per qualche minuto).
Dai vinaccioli, i semi dell’uva, si ricava un olio ricco di acidi grassi
da consumare crudo.
Un purè di acini applicati sulla pelle del viso e collo, svolgono un’azione astringente e rivitalizzante.
Adatta per dolciumi e torte, ma anche ingrediente curioso
nelle ricette di piatti particolari, come la pizza di cipolle pugliese,
il baccalà al pomodoro, le zucchine ripiene all’orientale
e le carote ai pinoli e uvetta.
E allora...GRAZIE UVA!
Dalle nostre colline fino alla nostra tavola...per sorprenderci!